CHIUSA LA PROCEDURA DI RIORGANIZZAZIONE DEL DIRETTO
Abbiamo siglato l’accordo di chiusura della procedura di riorganizzazione del canale Diretto (che trovate in allegato).
Come avevamo già comunicato, l’Azienda aveva manifestato la necessità di una parziale riorganizzazione del canale, con la chiusura e/o il trasferimento di alcune Agenzie. Queste modifiche comportavano conseguenze sui colleghi dei Diretti coinvolti che il presente accordo permette di gestire in modo da ridurre al minimo i disagi, venendo, in alcuni casi, anche incontro alle esigenze specifiche dei singoli.
Nonostante la chiusura di alcune Agenzie, non si sono verificate tensioni occupazionali, e questo è fondamentale. Sono stati salvaguardati, infatti, i posti di lavoro e si sono create possibilità, per coloro che erano lontani da casa, di potersi riavvicinare o rientrare.
I colleghi per i quali la riorganizzazione comporterà comunque dei disagi, invece, avranno specifiche opportunità che mitigheranno l’impatto della mobilità territoriale. Si ricorda che tale procedura si svolgerà nel biennio 2025/2027.
A fronte di un buon accordo però, l’Azienda non manifesta lo stesso atteggiamento costruttivo e la disponibilità sugli altri argomenti oggetto di trattativa.
L’accordo sulla CCP (ex piattaforma telematica) è fermo. L’Azienda ha dato disdetta del precedente accordo, motivandola con la “non sostenibilità” dell’attuale organizzazione. Finora però non ha fornito bozze di accordo, né chiaramente espresso quali siano le sue esigenze per trattare una revisione della struttura. Le conseguenze sui colleghi coinvolti sono rilevanti e richiedono riflessioni adeguate, quindi una discussione chiara non è più procrastinabile.
Oltre a questo sono ferme anche le trattative su altre tematiche, peraltro completamente slegate dalla trattativa sulla CCP, come ad esempio, lo Smart Working a Natale, mettendo a rischio un’opportunità che riguarda trasversalmente la maggior parte dei colleghi sulla conciliazione tempi di vita e di lavoro. I colleghi che lavorano normalmente lontano da casa hanno bisogno di un adeguato preavviso per poter organizzare gli spostamenti, altrimenti i vantaggi derivanti dalla possibilità di rientrare presso le proprie abitazioni di origine si riducono fortemente… Nuovamente sollecitiamo l’Azienda nel dare una risposta celere!! [...]
RILANCIO DEL BUSINESS O…?
L’Azienda ha avviato la procedura di “razionalizzazione” del Diretto. Secondo quanto previsto dal CCNL il periodo di confronto con le OO.SS durerà 50 giorni.
Le agenzie sul territorio verranno ridisegnate al fine di efficientare la rete come segue:
entro il 2025 chiusura di Napoli Garibaldi, Ascoli, Desenzano, Aprilia; ampliamento dei locali di Trapani; aperture nuove agenzie di Firenze Sud e Roma Eur (che riceverà Aprilia); accorpamento delle 2 agenzie di Verona; nel 2026 chiusura di Ragusa, cambiamento dei locali e denominazione di Firenze e Roma Nord, cambiamento dei locali di Novara e Pisa e ristrutturazione dei locali attuali di Palermo Lazio e Udine; nel 2027 chiusura dell’agenzia di Milazzo.
In questa fase non possiamo che prendere atto dell’avvio della procedura, così come previsto dalle normative vigenti, ma vigileremo per verificare che effettivamente si tratti di una riorganizzazione volta al rilancio del business e non sia una ristrutturazione atta semplicemente al taglio dei costi. E’ importante valutare che tipo di impatti avrà questa operazione sui colleghi interessati garantendo loro che non si verifichi nessun tipo di problema o che siano, comunque, limitati il più possibile, anche in base alle loro esigenze.
Durante il confronto l’Azienda si è dichiarata disponibile a cercare le migliori soluzioni per garantire il minor impatto possibile sui colleghi. Seguiranno aggiornamenti [...]
Autunno: cadono le foglie e non ci si può più nascondere dietro…
Come già detto nel nostro ultimo comunicato, ci sono molti punti importanti che devono essere affrontati per dare risposte ai lavoratori e che ci faranno capire che azienda siamo diventati e come la vorranno far andare avanti. Passando fra i colleghi ci sentiamo dire sempre più che vedono l’Azienda come smarrita, senza un’idea ben precisa e certa sul “cosa” e “come” fare business… insomma, sembra che si navighi a vista e che il timone venga manovrato un po’ a caso, giusto quel tanto che basta per scansare gli scogli che si vedono affiorare, senza la percezione di una rotta chiara e decisa che ci possa portare in acque sicure…
Come i bambini che, giocando al pallone, rincorrono tutti contemporaneamente la palla, sembra che in Azienda si affrontino così i problemi: serve personale al recupero! Tutti al recupero… serve personale al Granting… tutti al granting… e via dicendo. Il ricorso agli straordinari o alle Task Force ormai è l’ordinario. Il personale è sempre meno in quanto i tempi determinati, da mesi, non vengono più stabilizzati, il loro posto è lasciato vuoto o sostituito da un altro tempo determinato, le uscite per i pensionamenti (ancora poche, ma comunque ci sono) non sostituite e via andare…
Ad oggi i numeri ci dicono che la situazione non è esaltante: il mercato si muove, ma la nostra Azienda sembra ferma sulle sue posizioni. L’unica iniziativa nota che oggi il nuovo DG ha introdotto è il “Family and Friends” che, per quanto abbia prodotto qualcosa, non porterà certo risultati così apprezzabili nel bilancio di questa azienda (p.s.: abbiamo saputo che per aprire un conto corrente Family and Friends ci siano voluti anche fino a 10 giorni).
Vedremo se il taglio ulteriore del costo del denaro darà un impulso, ma questo è un qualcosa che vale per tutti, quindi non sarà certo un vantaggio esclusivo: si torna lì, servono idee, prodotti ed investimenti.
Già, investimenti, sia in infrastrutture, sia in personale, il famoso “capitale umano” che ha reso unica e grande questa Azienda. Purtroppo “spendere” è un verbo che sembra essere stato bandito dal vocabolario dei nostri manager. E allora: continuiamo a utilizzare strumenti che ormai risentono del passare degli anni (in alcuni settori lavoriamo con software che neanche dialogano fra loro); continuiamo ad avere carichi di lavoro che ci fanno operare in condizioni di stress; continuiamo a essere convinti di poter imporre la nostra idea di business, nonostante il mercato abbia ampiamente dimostrato che non ci segue più a ruota… tutto questo lo sconteremo nel tempo e si sa già chi, in qualche modo, ne pagherà le conseguenze!
Ma tutto questo può cambiare… se lo si vuole.
CCP (ex Piattaforma Telematica)
Nell’ ultimo incontro ci hanno presentato la disdetta dell’accordo che regola l’esistenza ed il funzionamento della CCP e ci hanno detto che oggi potrebbe non servire più: quando c’è da tagliare i costi l’Azienda non sembra più così confusa. A parte questa considerazione, a detta di Findomestic, la disdetta sarebbe necessaria perché c’è bisogno di rivedere il funzionamento della struttura e l’attività svolta, oggi, non è più così strategica: addirittura una parte potrebbe essere anche appaltata a società esterne. C’è però la disponibilità a cercare di trovare un nuovo accordo, ma le condizioni devono essere ben diverse dalle attuali altrimenti “se ne può fare a meno”.
La piattaforma oggi è composta in larga parte di tempi determinati (scadranno tutti entro dicembre 2024) più 9 colleghi a tempo indeterminato ai quali, nel caso la CCP fosse dismessa, verrà garantita la ricollocazione su Firenze. Vogliamo pensare che in una trattativa certe dichiarazioni siano state fatte ad arte per tentare di strappare il massimo profitto al minor costo, ma se questo dovrà esser il nuovo modo di approcciarsi… partiamo davvero male! Per adesso concediamo il beneficio del dubbio e prendiamo la disponibilità a cercare soluzioni, anche perché questo ufficio è stato un importante servizio strategico, che ha permesso di presentarci sul mercato con un’efficienza ed efficacia che altri non avevano ed essere quindi attrattivi per collaborazioni importanti. Forse oggi la CCP sarà rivista in modo profondo, forse potrebbe essere addirittura pensata in più luoghi e diventare una soluzione anche per altri problemi (rientri a casa?), ma è certo che noi proveremo a darle nuova vita: pensare di proseguire a smontare la Findomestic un pezzettino per volta fa nascere strani pensieri visti già da altre parti [...]
1984-2024, TANTI AUGURI… SÌ, MA A CHI?
40 anni di vita di una persona sono una tappa importante: si raggiunge quel mix di esperienza, conoscenza ma ancora tanta forza ed energia che ti fa guardare all’oggi e al domani con determinazione e voglia di fare.
Cosa si può dire per un’azienda? Probabilmente altrettanto, pur contestualizzandone il paragone. Raggiungere 40 anni di presenza, in un mercato concorrenziale, dinamico e sempre più veloce è ugualmente un traguardo importante.
Rispetto a quel 1984 la compagine societaria è cambiata: dall’essere un mix di aziende francesi e italiane, ad essere di totale proprietà di BNP Paribas; da una piccola start-up con un futuro incerto, a market leader con un peso determinante nel mercato; da pochi colleghi che non sapevano neanche loro cosa e come fare credito al consumo, ad essere oltre 2500 dipendenti professionisti nel loro mestiere…
Potremmo continuare, raccontando aneddoti e storie, ma siamo certi che Findomestic sarà bravissima a pubblicizzare dati, successi, etc… quindi noi possiamo solo accodarci a quanto sarà detto e fatto, e ribadire Tanti auguri!!!
MA…
purtroppo c’è un rovescio della medaglia. D’accordo, non possiamo oggi paragonarci a quello che eravamo, il contesto socio-culturale, il mercato, gli scenari mondiali, tutto è diverso! Negli ultimi anni molto è cambiato, figuriamoci rispetto a decenni fa! Ma un’azienda che è e vuole restare a certi livelli, non può prescindere dalla sua storia, farne tesoro e, attualizzandola, comportarsi di conseguenza. In tutti questi anni, la dirigenza di Findomestic, oltre a pianificare le strategie aziendali, ha sempre lodato “il capitale umano”! Non ultimo, l’attuale D.G. ha sempre detto “fate che i fondatori passino i valori ai nuovi assunti”. Bene, bravo, bis! Ma quali valori dobbiamo passare? L’essere sempre e solo disponibili e accondiscendenti?! E poi, a quali nuovi assunti?
Abbiamo un Contratto Integrativo scaduto dal 2019 e, per quanto Unisin chieda da sempre la sua rinegoziazione e il Contratto Nazionale sia stato brillantemente rinnovato, non si muove foglia. La contrattazione di secondo livello (il CCA appunto) è lo strumento più importante per dare valore alle specificità aziendali e dimostrare il reale interesse aziendale verso i suoi “clienti interni”.
Nel CCA (o CIA che dir si voglia) ci sono poste importanti che necessitano urgentemente d’attenzione:
· la polizza sanitaria, che ci vede sempre meno tutelati e, se i conti anche quest’anno andranno come gli anni scorsi, potrebbe essere ulteriormente ridotta se non si interverrà per modificarla.
· Vorremmo discutere l’introduzione di nuove formule di assistenza, oltre che per i figli o persone fragili, anche per coloro che hanno ancora la fortuna di avere genitori anziani.
· Vorremmo introdurre una base certa di “bonus” per tutti coloro che andranno in pensione (condizioni dipendenti sui prodotti bancari, proroga della polizza sanitaria
· Vorremmo discutere un diverso meccanismo di calcolo sul VAP, che non si basi esclusivamente sull’utile lordo (parametro troppo influenzabile da scelte aziendali), maggiormente controllabile e commisurabile al lavoro che ciascuno profonde quotidianamente.
· Vorremmo ridiscutere le condizioni, per i colleghi, di accesso e surroga dei mutui [...]
E ADESSO MONITORIAMO
Abbiamo siglato, lo scorso mercoledì, l’accordo per la sperimentazione del cosiddetto “Flexible Working” al Diretto (che trovate in allegato).
Il pilota partirà in tempi rapidi sulle prime 5 agenzie delle 10 individuate dall’Azienda: Milano Repubblica, Bologna, Roma Flaminio, Napoli Fuorigrotta e Palermo Lazio e, a seguire, su altre 5 ossia Torino Rivoli, Firenze, Roma Tiburtina, Bari Amendola e Catania Nord.
Per i colleghi delle suddette agenzie sarà prevista la possibilità di fruire del lavoro da remoto per 1 giorno alla settimana. Tale fruizione sarà però subordinata alla concreta possibilità di organizzare il lavoro nelle agenzie e alla loro apertura al pubblico.
E’ un punto che sarà da dirimere passata la fase di test, perché non è possibile perseguire la ratio del lavoro agile, che prevede conciliazione tempi di vita/ lavoro, se non si hanno certezze sulla fruizione dei giorni.
Durante la discussione è anche emersa la necessità dell’Azienda di rendere il canale Diretto più appetibile pertanto ci è stato confermato che, oltre l’introduzione del Flexible Working, resteranno anche le previsioni che erano state riconosciute ai colleghi dei settori non remotizzabili a compensazione della mancanza del lavoro da remoto. Approfittando della presenza del Responsabile del Canale Diretto, abbiamo sollevato nuovamente i dubbi relativi al futuro della Rete e di una sua presunta riorganizzazione. Hanno assicurato che non è previsto, a oggi, niente in tal senso.
E’ giusto precisare che alla fine della fase di test questa nuova rimodulazione del lavoro da remoto verrà inserita nell’accordo quadro sul Lavoro Agile già vigente dal 2017.
Auspichiamo, dunque, che la sperimentazione proceda per il verso giusto e che ciò renda possibile l’allargamento a tutte le agenzie del Canale, in tempi ragionevoli, verificando in quali modalità sarà possibile estenderlo a quelle più piccole.
“SENZA LILLERI ‘UN SI LALLERA!”
(senza soldi non si va da nessuna parte…)
Dopo l'incontro di presentazione del nuovo DG Marco Tarantola a inizio anno, abbiamo avuto modo di ascoltarlo nuovamente nei vari tour che va facendo nelle varie sedi aziendali.
Il cambio di passo positivo nello spirito e nella relazione è evidente. Molti commenteranno "ci voleva poco", in effetti il suo infausto predecessore ha rappresentato il punto più basso nella storia aziendale. Tuttavia, non possiamo che apprezzare la postura orientata al rilancio del Tarantola.
Di rilancio abbiamo bisogno sia dal punto di vista dei risultati aziendali, sia dal punto di vista del recupero di motivazione ed entusiasmo da parte dei lavoratori. I colleghi di Findomestic sono stati frustrati da qualche anno di oscurantismo e “tafazzismo” per le scelte irrazionali ed errate del precedente DG, ma non hanno dimenticato il loro valore e le loro capacità. Scommettiamo, ed abbiamo assistito a tangibili testimonianze in tal senso, che siamo tutti pronti a ripartire e a far ripartire un’azienda che ha sempre funzionato grazie all’alta dedizione e capacità dei lavoratori.
I primi risultati trimestrali, ancora influenzati dalle assurde politiche precedenti, hanno mostrato solo un timido miglioramento. Occorrono decisioni e strategie che diano slancio alle politiche commerciali dell'Azienda e confermino la fiducia che i lavoratori stanno riconquistando.
Nella prossima busta paga verranno erogate le mensilità variabili della retribuzione (Vap) attestate ad un deludente fattore di 1,7. Ricordiamo fino allo sfinimento che, dati i bassi livelli di inquadramento, le mensilità variabili non sono per noi un semplice "premio" ma una componente fondamentale della retribuzione annua.
Occorre far sì che il deludente risultato dello scorso anno diventi una parentesi da dimenticare presto per la nuova Findomestic targata Bnpp. Possibile che facevamo meglio da soli piuttosto che integrati nel più grande Gruppo bancario europeo?
AVanziamo più di un sospetto!
Occorre precisare che i nomi e le parole degli accordi sindacali hanno valore giuridico e stabiliscono regole vincolanti per entrambe le parti e per tutti i lavoratori.
Allo stato attuale le proposte abbozzate dall'Azienda NON attivano lo Smart-Working al Diretto (Logistico e Accoglienza sono inoltre completamente ignorati), nonostante che già l'accordo quadro del 2017 includesse tutto il perimetro aziendale. Il "Flexible Working" che vuole introdurre la bozza di accordo attuale è cosa diversa e distinta.
Così com’è scritto nelle proposte aziendali si introdurrebbe una nuova modalità di "lavoro agile" alla quale non sarebbero applicabili tutte le regole e garanzie dello Smart-Working né degli accordi in essere. Questo è un magheggio inaccettabile.
Il disegno aziendale non è sufficientemente chiaro e questo ci preoccupa, perché sulla base della attuale proposta, ai colleghi interessati, potrebbe succedere di tutto: dall’ esclusione del buono pasto, ad uno svincolo mascherato dalle attività di Agenzia per essere destinati ad altre attività.
Non vengono, infatti, stabiliti quali attività tali colleghi dovrebbero svolgere da remoto e dove dovrebbero svolgerla.
Si evince dalla mancanza di obbligo della ADSL che non lavorerebbero necessariamente da casa... (obbligo che invece resta per tutti gli altri colleghi in Smart). L'Azienda minimizza, i colleghi (giustamente) non vedono l'ora di cominciare, è compito dei Sindacati sorvegliare, chiedere ed ottenere regole e garanzie.
Riteniamo che al di là degli entusiasmi legittimi occorra inserire nell'accordo sul Flexible tutte le garanzie dello Smart oppure abolire la nuova terminologia e parlare di Smart-Working vero e proprio. Secondo gli accordi vigenti non esistono ostacoli per "sperimentare" lo Smart al Diretto, al Logistico e all'Accoglienza senza bisogno di inventare concetti giuridici nuovi e ambigui.
Sarebbe inaccettabile istituire una nuova forma di lavoro da remoto senza alcuna garanzia. Ciò significherebbe, ad esempio, dare la facoltà all'Azienda di individuare una decina di colleghi da staccare dalle sedi delle agenzie e dal lavoro di Agenzia per destinarli, in futuro, a fare i Promotori, gli Agenti itineranti sul territorio, delle specie di Accout senza le tutele di questi ultimi.
Ci sono arrivati… finalmente!
Ormai da anni chiedevamo che i settori del Diretto, Accoglienza e Logistico potessero accedere a strumenti di conciliazione vita/lavoro. La bozza di accordo che oggi Findomestic ci sottopone, propone una formula ibrida denominata “FLEXIBLE WORKING” (importata da BNL), che prevedrebbe un giorno a settimana di lavoro da remoto, per 10 agenzie del Diretto, in fase di definizione. Si tratterebbe di un “test” di circa 6 mesi al termine dei quali verificare l'effettiva sostenibilità della soluzione proposta.
Accogliamo quindi positivamente l'avvio del pilota sul Diretto ed il superamento di un limite tecnico che Findomestic si ostinava ad indicare nella lettera di assegnazione dello Smart-Working, ossia la linea ADSL cablata: nel 2024 ci sembra un assurdo ed obsoleto vincolo, anche se dichiarato come vincolo di sicurezza IT…
Ma le note positive si fermano velocemente e dobbiamo ragionare sulle criticità emerse in questa prima proposta. Non possiamo non notare come già il nome “FLEXIBLE WORKING” sia poco convincente: dobbiamo chiamarlo diversamente perché il trattamento, al di là del numero di giorni espletabili, sarà diverso? Dalle proposte aziendali si configura come una nuova e separata forma di lavoro Agile per la quale vanno definite tutte le regole alla stessa stregua delle altre forme di lavoro Agile già presenti. Inoltre, come mai dopo anni di voluto immobilismo nel cercare questa soluzione, proprio ora ed in così poco tempo? Va bene che sarà un test, ma tutta questa fretta improvvisa volta a chiudere un accordo… la storia recente ci racconta di queste impennate sulle tempistiche solo nelle occasioni che fanno comodo all’Azienda… dobbiamo pensare che sia così? A quale scopo? Con quale fine?
Ma le riflessioni proseguono:
A queste aggiungiamo, come già detto, anche l'assenza di un test per Accoglienza e Logistico per i quali abbiamo già chiesto che se ne individui uno.
A tutto ciò abbiamo chiesto risposte ed abbiamo richiesto di introdurre anche una verifica intermedia durante il test, per la verifica dello stesso e soprattutto, per correggere eventuali storture interpretative di chi il test lo dovrebbe fare e far fare… a buon intenditor poche parole!
Siamo lieti che l'Azienda abbia finalmente ascoltato quanto le Organizzazioni Sindacali chiedevano da tempo, ma il dubbio resta: come mai proprio adesso? E' veramente il nuovo DG che ha dato questo sprint che finora era mancato? E' veramente un'iniziativa finalizzata unicamente al benessere dei colleghi? O c'è un progetto di più ampio respiro?
Certamente ad oggi non si può parlare di conciliazione vita/lavoro, perché se non c’è alcuna certezza di fruirne, né tantomeno quando un collega di tali settori potrà fruirne, di certo non può organizzarsi la vita e quindi parlare di conciliazione vita/lavoro ci sembra prematuro...
VAP DI 1,7 MENSILITA’
Ci siamo!!! E’ arrivato il momento !!! Chiusura ufficiale del bilancio 2023 e Findomestic comunica il dato ufficiale degli utili, circa 149 mln di euro, di gran lunga lontano dall’obiettivo prefissato a 300 mln. Il dato ufficiale va epurato da alcune altre voci di bilancio per avere il dato valido per il calcolo del nostro VAP ed arriviamo a poco più di 140 mln pertanto percepiremo 1,7 mensilità di VAP.
Siamo felici che nonostante il risultato sia pari alla metà dell’obiettivo prefissato dalla Dirigenza, il nostro VAP sia stato preservato e rimanga comunque una cifra del tutto rispettabile grazie a delle tabelle “previdenti” che UNISIN (1,7 tra 140 e 170 mln di euro) ha fortemente voluto, ma è necessario fare alcune considerazioni di carattere più generale.
Quello che sappiamo con certezza è che le voci di bilancio, ad oggi utilizzate per il calcolo del VAP, sono TOTALMENTE NELLA DISPONIBILITA’ AZIENDALE. Vuol dire che, nel pieno ed assoluto rispetto delle norme fiscali e tributarie, Findomestic potrebbe incidere in modo significativo sul risultato d’esercizio al fine di erogare più o meno VAP. Riteniamo che ciò non sia equo.
Il VAP indica il Valore Aggiunto della Produttività; il CCNL ne parla nell’art 51 come Premio Aziendale, parla di “stretta correlazione ai risultati conseguiti” ma anche di “indicatore di produttività” appunto. Ipotizziamo di finanziare lo stesso numero di prestiti, allo stesso tasso, di studiare lo stesso numero di pratiche e di recuperare la stessa quantità di crediti, ad oggi è sufficiente che un qualsiasi DG decida di investire per es. 70 mln di euro in una banca digitale e quei 70 mln spariscono dall’utile incidendo direttamente sul nostro VAP.
Per dirla tutta, con uno scarto di qualche centinaio di migliaia di euro, quest’anno, saremmo scesi sotto i 140 mln e avremmo percepito, dunque, 1,6 mensilità di VAP.
E’ chiaro ed ovvio che questo tipo di problemi in passato non c’erano. Findomestic macinava grandi quantità di utili che sostanzialmente consentivano al Gruppo di raccogliere grandi profitti in un contesto in cui le banche tradizionali faticavano. L’improvviso rialzo dei tassi ha reso estremamente profittevoli le banche classiche ed al contrario un pò più difficile il lavoro del credito al consumo, tanto più in un contesto generale di “bassa fiducia dei consumatori”.
● scarica&leggi P.I.C. - Protezione Interessi Colleghi
SPEZZATINO DI CONTRATTO
con aroma di 16 agosto
Respingiamo con forza i facili entusiasmi per una vittoria di Pirro:
la chiusura del 16 agosto per i colleghi del Diretto, Accoglienza e Logistico e non per tutti.
Le richieste avanzate da UNISIN erano ben diverse:
CHIUSURA TOTALE PER IL 16 AGOSTO E 27 DICEMBRE A CARICO DELL’AZIENDA E PER TUTTI.
Ci teniamo a fugare ogni fraintendimento e a sottolineare che siamo molto contenti per i colleghi che potranno beneficiare della chiusura, ma UNISIN si rifiuta di essere complice in questa operazione di facciata per la quale, badate bene, l’Azienda non avrebbe avuto bisogno di alcun accordo. Infatti, lo scorso anno, ha fatto in autonomia.
Cosa c’è dietro questa voglia di ottenere firme su accordi?
Findomestic vuole lanciare un messaggio molto chiaro: perseguire la strada delle discriminazioni tra i settori invece di organizzare il lavoro in modo tale che tutti possano fruire dello Smart-Working (tempi determinati compresi). Dà solo alcune briciole a coloro a cui lo rifiuta categoricamente. Qualcuno dirà: “beh! Meglio di niente”. Purtroppo è proprio questa filosofia del “meglio poco che nulla” che ci ha portato nel tempo alla continua compressione dei diritti dei lavoratori. Ne deriva da questo, ad esempio, anche un CCA scaduto da oltre 4 anni.
Vedremo…?? Vediamo già (purtroppo)
A meno di due settimane dall’incontro col nuovo DG si presentano già atteggiamenti e situazioni alquanto discutibili. La sbandierata “condivisione e coinvolgimento” esposta a chiacchiere, nei fatti viene superata da un decisionismo sfrenato: Direttore, si calmi, prenda fiato e valuti meglio le sue scelte: è in FINDOMESTIC! Non in BNL… o lo fa per farci abituare a cosa ci aspetterà?
Se dobbiamo, parole sue, ridare linfa a questa Azienda, trasferire i valori (non solo quelli economici che già l’azionista si prende bellamente), essere sinergici, appartenere (che non vuol dire però essere di proprietà come gli oggetti), dobbiamo rivedere con urgenza l’impostazione di questi primi giorni.
Condividere non vuol dire che sicuramente saremo d’accordo su tutto e che i lavoratori (tramite il Sindacato) possano prendere decisioni di competenza della dirigenza, ma non possiamo accettare che non ci sia un coinvolgimento preventivo su questioni che vanno ad impattare sia lavorativamente, sia economicamente sulle persone!
Caso ONE DOS. L’Azienda ha deciso che si deve creare un nuovo NOA. Ok, niente in contrario. Ci troviamo al tavolo di trattativa, si presenta la proposta che l’Azienda vorrebbe mettere in atto, si sentono le parti sociali e si prova a trovare una mediazione se ci sono punti discordanti!
Questo è il modo di lavorare dove si condivide un obiettivo e si cerca di creare valore, che non vuol dire che si troverà sempre una soluzione, ma neanche che uno decide sempre e comunque a prescindere e gli altri si arrangiano: è già stato fatto abbondantemente negli ultimi 4 anni e i risultati si vedono…
E parliamoci chiaro: ONE DOS può anche diventare un’opportunità per gestire situazioni complicate, di crescita, acquisendo competenze, la possibilità in alcune piazze per cambiare mestiere dove non ci sono molte opportunità per farlo (nonostante da anni chiediamo che certe lavorazioni, e oggi si può, siano anche decentralizzate per dare nuovi orizzonti), ma non affrontando la questione così.
Il bello è che poi l’Azienda si sconfessa anche da sola: oggi senza i JOB POSTING (almeno ufficialmente) non si muove nulla, di punto in bianco ecco comparire 40 posizioni di lavoro che non ne hanno bisogno!!
Purtroppo, senza un lavoro di valutazione e condivisione a tutto tondo dobbiamo constatare che questa operazione sembra fatta più per contenere costi che per risolvere le situazioni: il sotto organico cronico, che impera trasversalmente in tutta l’Azienda, non si supera facendo cambiare lavoro ad alcuni (che, guarda caso, dovranno saperne fare più di uno), ma assumendo e sostituendo i colleghi che vanno in pensione, maternità o malattie di lungo corso e non solo esternalizzando lavorazioni in altre aziende (che sia fatto per preparare la strada?) o mettendo sempre più “robot”.
E questa cosa diventa ancora più “assordante” perché parallelamente l’Azienda ci comunica (e qualche collega lo ha già toccato con mano) che i prossimi “ad personam” saranno riassorbiti dagli incrementi economici del contratto nazionale: il capolavoro di sinergia, condivisione, flessibilità e passaggio di valori (soprattutto economici in questo caso)!
Peccato lo si sia fatto attuando le peggiori pratiche diffuse in BNL!
Vedremo…
Nell’ultimo incontro avuto con l’Azienda abbiamo conosciuto il nuovo Direttore Generale.
E’ giusto sottolineare che si é trattato di un primo incontro e che le dichiarazioni di intenti sono e saranno tutte da verificare nel tempo!
Ci premeva, però, avere subito un chiarimento rispetto al tipo di mandato ricevuto dall’azionista in merito a quelle che sarebbero state:
● Le strategie di breve e medio corso;
● l’attenzione verso le persone e la loro valorizzazione;
● “sinergie di gruppo”: si, ma come e che ricadute avranno?
● modello di rapporti da tenere: si vuole gestire o imporre?
● gestione del Lavoro da Remoto (più flessibile, per tutti e come soluzione a problemi logistici e/o assistenziali);
● contratto integrativo;
In pratica una serie di quesiti atti, senza la pretesa di poter avere una risposta immediata, a comprenderne la “disponibilità al dialogo e condivisione delle soluzioni” potendo contare, come ci ha confermato di persona (oltre ad averlo ascoltato dal video di presentazione su echonet), sul fatto di essere “disponibile all’ascolto di tutto e tutti”.
Detto ciò ci è quindi sembrato naturale cercare di capire e dissipare, per quanto è e sarà possibile, quel dubbio sulla strana coincidenza che si è verificata con il suo passaggio in Findomestic dopo un periodo di lavoro svolto in BNL quando, proprio sotto la sua dirigenza, sono state disposte cessioni di rami di azienda che hanno comportato l’esternalizzazione di circa 900 dipendenti verso società che sono fuori dal Gruppo BNPP e, addirittura, dal perimetro Bancario.
Onestamente non si è sottratto ad una risposta ammettendo un certo coinvolgimento effettivo sulla questione, ma cercando di fugare i timori che le due aziende in questione (BNL e Findomestic) possano essere equiparate soprattutto in termini di organizzazione, modello di business e, principalmente, di risultati, divenendo difficilmente sovrapponibili in termini di necessità organizzative e gestionali. Speriamo che non sia solo una risposta diplomatica per prendere tempo perché, ormai lo sappiamo, quello che è vero oggi potrebbe essere “sinergizzato” domani.
Partendo dal concetto di “Sinergia/Ottimizzazione” analizziamo alcune parole che sono state usate più di altre aggiungendo anche “senso di appartenenza” e “condivisione di valori”.
Cosa bolle in pentola?
Tra poche ore incontreremo il nuovo Direttore Generale ed ancor prima che ciò accada, ci preme condividere quali sono le istanze che porteremo avanti fin dal primo incontro.
Ci lasciamo alle spalle un “annus horribilis” dal punto di vista dei risultati aziendali, peraltro ancora non ufficializzati e che potrebbero riservare ulteriori sorprese negative. “Annus horribilis” non figlio della malasorte ma piuttosto di scelte commerciali scellerate operate da una Direzione Generale alla quale, già più di un anno fa, avevamo avuto modo di esternare le nostre perplessità a riguardo. Ciò nonostante, con l’arroganza tipica del potere, tali scelte erano state portate avanti ed accompagnate dall’ingordigia dell’azionista che addirittura pare abbia continuato a venderci il denaro a prezzi più elevati di quelli di mercato, contribuendo ad una sensibile contrazione dell’utile. Questo avrà un impatto diretto sulle nostre tasche con una riduzione del VAP, ma non basta… in questo contesto si parla di comprimere ulteriormente i già risicati organici con una riduzione del numero degli FTE (full time equivalent) pari a non meno di 100/150 unità entro il 2025 operato attraverso la mancata sostituzioni dei pensionati, dimissionari o qualsiasi forma di assenza temporanea più o meno lunga. Tutto ciò avrà ovviamente una pesante ricaduta sui nostri colleghi a tempo determinato le cui probabilità di conferma praticamente si azzerano o quasi, oltre a rendere sempre più difficile il nostro lavoro quotidiano.
Lo stesso Direttore Generale uscente, a novembre dichiarava candidamente che l’enorme scostamento tra l’obiettivo prefissato ed il risultato ottenuto, era frutto di elementi imprevisti e rispondeva alle nostre obiezioni ricordandoci che questi obiettivi erano stati concordati con il Gruppo. Quindi non si trattava dell’errore di un singolo ma di un’intera struttura che aveva miseramente fallito ogni tipo di previsione. Si potrebbe dire “allora siamo a cavallo!”, ma non a cavallo del leggendario Marengo, il cavallo di Napoleone, bensì a cavallo di Footix il galletto mascotte del mondiale di calcio del ’98. A cavallo di un galletto non si va tanto lontano…
Difficile quindi dire che lo rimpiangeremo. Ma… al peggio non c’è mai fine. Ed allora il quesito é: è stato destinato a più alti incarichi in fretta e furia dopo aver mancato l’ obiettivo quasi del 50%? O la sua partenza era già prevista? Ed in ogni caso come dobbiamo interpretare che per la prima volta il Gruppo, da quando la proprietà è diventata interamente BNP PARIBAS, non manda un Direttore Generale francese? E’ un modo per defilarsi da un mercato, un prodotto, un paese non più ritenuto sufficientemente appetibile?
Oppure è da leggere come un segnale di integrazione con BNL? Sarà certamente questa una delle domande da porre al nuovo DG.
Abbiamo ascoltato con attenzione il suo discorso di investitura, tra le altre cose il DG ha detto di trovare “ispirazione nelle persone” e che “non dovrebbe mai mancare lo spirito di appartenenza e la visione e la fiducia nel futuro”, ma ha parlato anche di “integrazione dei modelli di intelligenza artificiale” e del “cambio radicale della relazione con il cliente”. Alla domanda: “cosa riguarda tutti?” Ha risposto affermando che "riguarda tutti noi il valore che diamo alla nostra azienda" ed infine ha trattato il tema dell’alchimia tra vecchie e nuove generazioni.
L’importanza del vap: voci che si rincorrono
Dire che, visti i tempi che corrono è bene tornare a concentrarsi sul metodo di calcolo del Vap, è ridondante ma necessario. Da giorni si rincorrono voci di “accantonamenti extra”, a causa del peso del rischio sotto stress, che incidono direttamente sull’utile lordo e quindi, sulla quota di Vap che verrà erogato a giugno 2024.
Nonostante la smentita di HR, questo rimane un rischio possibile e serve a ricordarci, come solo Unisin in questi anni ha sostenuto e continua a sostenere a gran voce, che l’utile lordo è uno strumento inadeguato a misurare l’effettivo impegno dei lavoratori, in quanto il risultato è influenzato pesantemente da variabili completamente in mano all’Azienda. E se fosse necessario un contenimento dei costi (dei quali la prima voce è quella del personale), quindi un abbassamento del Vap, non potrebbe essere usato un accantonamento extra?? In tal caso, indipendentemente dai risultati aziendali e dall’impegno profuso dai colleghi durante l’anno, la quota di Vap erogata sarebbe penalizzata.
Oltretutto, in questi giorni sono in corso le demoltipliche per la presentazione degli obiettivi finanziari, che evidenziano per il 2024 ed il 2025 solo un lieve incremento dell’utile lordo atteso.
Gli accadimenti degli ultimi anni rendono sempre più necessaria una revisione profonda degli indicatori utilizzati ai fini del calcolo del Vap. Abbiamo il tempo necessario perché si possano apportare i correttivi utili a dare nuovamente a questo strumento il significato per il quale era stato concepito, ovvero quello del riconoscimento della professionalità e dell’impegno delle persone.
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E’ solo l’inizio?
Continua a serpeggiare nell’aria un rumore sempre più assordante, che provoca angoscia, malessere e notevoli preoccupazioni per il futuro di chi, con dedizione e spirito di sacrificio, si impegna ogni singolo giorno per la nostra Azienda. Possiamo dare una definizione a questo stato d’animo: paura per il nostro futuro.
Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro sull’occupazione, come previsto dall’ art. 27 del CCA. Dai dati che l’Azienda ci ha fornito emerge un evidente decremento nel numero degli occupati. Per il 2024 è inoltre previsto un ulteriore calo che, a loro dire, al momento non riescono neanche a quantificare…
Questa significativa diminuzione è senz’altro riconducibile ad un contesto socio economico delicato ma, non possiamo non tornare a sottolineare le responsabilità che ha avuto l’Azienda operando politiche commerciali dannose che, come è giusto ricordare, hanno portato un dimezzamento degli utili.
Ovviamente, la prima voce di bilancio ad essere tagliata è il costo del personale…
Oltretutto, in tale contesto, Findomestic decide di esternalizzare alcune lavorazioni di attività “core” che mai, nella nostra storia, erano state assegnate ad una società esterna (peraltro scelta eticamente discutibile visto che non rientrano nel perimetro del settore del credito… quello che non si può fare noi lo facciamo fare ad altri…).
E’ una cosa che sta nelle logiche aziendali oppure dobbiamo iniziare a preoccuparci? E’ forse una mera manovra rivolta al risparmio?
ASSUMETE!!!
Mentre serpeggia un diffusissimo malumore, completamente ignorato e soffocato dall’Azienda, relativamente al sottodimensionamento di tutti gli uffici, cosa pensa di fare la nostra (ormai non più nostra) Findomestic???
Apre la procedura per le esternalizzazioni prevista dall’art. 21 del CCNL.
Questa consiste in un’ informativa fornita alle Organizzazioni Sindacali, almeno 20 gg prima, in merito a degli appalti esterni ai quali, da normativa, può ricorrere l’Azienda e che ha già deciso, ossia:
1. incrementare le pratiche affidate a una società esterna aggiungendo al cd “primo impagato”, una parte delle pratiche nella fascia “Medium” e “High”;
2. incrementare le pratiche assegnate ad una seconda società esterna, che già fornisce l’attività di conformità documentale, assegnando loro anche le pratiche del canale Retail in “OK” e “APPR” e le pratiche di prestiti personali Poste con decisioni di sistema “OK ST”.
FAMIGLIE E SMART-WORKING
Abbiamo chiesto fino all’ultimo momento, a Findomestic, di fare un passo indietro e rivedere la propria posizione, ma così non è stato.
L’Azienda ha comunicato ai genitori con figli under 14, che da oggi, 8 gennaio, rientrano in ufficio nonostante la norma che finora ha permesso loro di lavorare da casa sia stata prorogata fino al 31 marzo 2024.
O meglio, di fatto l’ordine di rientro non è mai ufficialmente arrivato. Abbiamo soltanto una mail “urbi et orbi” del 29 novembre nella quale il nostro Direttore HR preannunciava “… che a partire dall’8 gennaio 2024 anche ai genitori con figli minori di 14 anni si applicherà l’ordinaria regolamentazione dello Smart-Working vigente in azienda…”. Precisava poi che “...torneremo ovviamente sul punto se dovessero, nel frattempo, intervenire regolamentazioni legislative strutturali della tematica conciliazione vita/lavoro, che vadano oltre la semplice proroga della normativa attuale…”.
Infatti Il 17 dicembre, l’art. 18bis della legge 191/2023, che ha convertito il cd “Decreto Anticipi” ha prorogato fino al 31 marzo 2024 il diritto al lavoro agile per i lavoratori del settore privato che siano genitori di figli under 14 o che siano “fragili”.
E’ doveroso sottolineare che si è trattato di una proroga, quindi la norma non è cambiata, perciò non ci è chiaro il motivo per cui l’Azienda abbia scelto di modificarne l’interpretazione e di non concedere più alle famiglie di beneficiare di una misura che, ad oggi, ha anche una funzione sociale di conciliazione tempi di vita e di lavoro. Tematica su cui l’Azienda si dichiara, a parole, molto attenta.
VAP
FIRMATO L'ACCORDO
Firmato nell'incontro odierno l'accordo per il VAP che verrà misurato sui risultati del 2024 ed erogato a giugno 2025.
Ricordiamo a tutti l'importanza di concludere tale accordo per poter fruire della tassazione agevolata al 5% sui primi 3000€ del premio. Obiettivo centrato. L'altro obiettivo centrato è stato quello essere riusciti a convincere tutte le parti della necessità di associare al valore massimo del premio, 2 mensilità, un valore di "utile lordo" credibile e raggiungibile, per quanto sfidante.
Su questo punto non si poteva non tener conto della profonda delusione circa l'andamento dell'anno 2023. Il TOP Management aziendale ne ha combinate di tutti i colori: pasticci, improvvisazione, ripensamenti, scelte commerciali sbagliate che hanno compromesso i risultati aziendali. Nonostante tutti gli sforzi che i lavoratori a tutti i livelli hanno fatto ormai si prefigura un risultato di utile lordo deludente che, prevedibilmente, porterà ad una erogazione di 1,7/1,8 mensilità e difficilmente di più, cosa che avremmo tutti ampiamente meritato.
L'attuale DG+AD, indiscutibilmente responsabile di questo scarso andamento, se ne andrà, speriamo in luoghi più consoni alle sue strategie. Il "nuovo" che arriverà avrà sulle spalle la responsabilità di riportare Findomestic ai brillanti risultati di cui i lavoratori hanno già dimostrato di essere capaci. L'anno prossimo sarà quindi un anno di grandi sfide e speriamo, di rilancio. UNISIN ha per prima chiesto che l'obiettivo 2024 fosse ridimensionato ad un valore realistico: tutte le parti hanno, infine, convenuto sulla bontà di questa richiesta e ne siamo lieti.
A nostro avviso sarebbe stata questa la giusta occasione per introdurre dei parametri ulteriori per la determinazione del premio che mitigassero gli effetti distorsivi dell'utile lordo, essendo questo troppo influenzabile da scelte verticistiche. Volevamo introdurre valori che misurassero lo sforzo ed il lavoro dei colleghi ma le altre parti si sono mostrate totalmente indisponibili. Peccato. Una chance persa.
Cogliamo l'occasione per ricordare che è giunta a buon fine anche la vertenza sul calcolo dei Fringe Benefit per i mutui ai dipendenti. Sono state corrette le storture della preesistente legislazione riportando i calcoli sul tasso fisso al differenziale dell'anno di erogazione e sul tasso variabile, al differenziale a scadenza di ogni singola rata. Scongiurato l'enorme e illegittimo conguaglio prefigurato dalle vecchie regole.
E' proprio il caso di augurarci Buone Feste e un Migliore Anno Nuovo!
MODERNITa' =
SMART WORKING
La nostra Azienda, Findomestic, quella fatta dai lavoratori, è sempre stata innovativa, coraggiosa, di successo e moderna!
Nell'ambito delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa abbiamo introdotto il "lavoro agile" e più in particolare lo Smart-Working nel 2017 con un innovativo accordo quadro.
In tale "epoca" (è passato ormai più di un lustro e 5 anni per la tecnologia sono tantissimi…) tollerammo le resistenze aziendali, per onestà molto più presenti nel top management dei vari canali operativi che in Hr, la quale appariva "sponsor illuminato" del progetto. Prevedemmo un percorso graduale di introduzione e di conseguente "adattamento" dell'organizzazione del lavoro, concedemmo tempo e limiti di garanzia a fronte delle paure aziendali. Né si poteva fare diversamente essendo un accordo il punto di incontro fra due portatori di interessi apparentemente contrapposti: da un lato la garanzia di produttività, dall'altro la migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Sperimentazione! Fu il concetto risolutivo e tranquillizzante, così cominciammo a sperimentare. Non senza incidenti e paradossi: pochi erano i colleghi già dotati dei mezzi per svolgere l’attività da remoto (portatile, cellulare, adsl), fra i pochi quasi tutti i colleghi dell'IT per l'ovvia ragione che già dovevano saltuariamente lavorare a distanza, ma la Direzione Informatica non fu disponibile a "sperimentare", poi lo fu per pochi posti: ne conserviamo uno sgradevole ricordo.
Poi venne il Covid! E non stiamo qui a rammentare tutto quanto è successo ma una cosa, sì: grazie al lavoro da remoto, allo Smart-Working emergenziale generosamente profuso dai colleghi spesso con mezzi informatici propri, grazie alle corse e nottate dei colleghi della nostra IT (all'epoca ancora ce l'avevamo…) per abilitarli al collegamento: Findomestic si è salvata con pochissimi danni dalla "alluvione pestilenziale".
"Angeli del fango" mai ringraziati abbastanza!
COS’ E' IL VAP
In questo momento di trattativa con l'Azienda per la definizione delle regole per la determinazione del VAP 2024 da erogare nel 2025, ci pare tanto utile quanto necessario ricordare a tutti cos’ è il VAP in Findomestic.
Il VAP nasce e rimane tutt'oggi, una quota variabile di retribuzione associata al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Durante gli atti di fondazione di Findomestic qualche "illuminato" dell'epoca decise che i nostri stipendi annui fossero costituiti da un "fisso" più basso della media degli stipendi bancari, compensato da un "variabile" più corposo, che riequilibrava la retribuzione media a quella del settore bancario solo in caso di raggiungimento degli obiettivi.
Questa condizione "capestro" fu decisa e imposta, tant’è che oggi, mentre i nostri cugini di altre banche si "giocano" durante l'anno un “premio” fisso di circa 1000€ godendo, però, di un inquadramento medio pari al QD1, noi, che invece abbiamo un inquadramento medio pari al 3A3, recuperiamo il gap solo se riusciamo a garantirci le due mensilità di VAP.
Dunque si evince bene che il VAP non è un privilegio, anzi…
E' per questo che in anni come il 2023, dove errori clamorosi del TOP MANAGEMENT hanno portato a utili ben inferiori agli obiettivi, pur avendo lavorato tutti noi al meglio, abbiamo tutto il diritto di sentirci ingannati e defraudati del pieno godimento dell’intero VAP.
E' per questo che una tabella degli obiettivi che individua come unico indicatore di riferimento l'utile lordo è gravemente insufficiente e vulnerabile oltre che estremamente soggetta agli errori di strategia manageriali. Finché lasceremo, come indicatore per il calcolo del Premio, solo l'utile lordo di bilancio, non potremo avere la sicurezza che le mensilità variabili siano adeguate agli sforzi dei lavoratori.
VILLA GIULIA E IL VAP
Versiamo tutti insieme una lacrima per la scomparsa di un altro importante elemento di identità di Findomestic.
Intendiamoci, Villa Giulia resterà in piedi, ma sarà il simbolo di qualcosa d'altro: un albergo? Un museo? O la nuova sede di prestigio di un'altra banca...?! Che vergogna!
Resterà lì, riconoscibile e estremamente visibile a tutti i fiorentini, ma non rappresenterà più Findomestic. E non è vero che questo sia un "altro passo" di avvicinamento alla nuova sede, che peraltro ci sembra stia ripercorrendo l'assurdo iter del palazzo BNL di Via dei Conti (vi ricordate?): fu in costruzione per 15 anni e appena finito risultò inutile…
Questo è solo un altro passo nella cancellazione di una brillante azienda di Credito al Consumo, che è stata leader in Italia grazie all’ intraprendenza, prima di tutto, dei suoi lavoratori. Abbiamo da tempo sospettato e denunciato che la volontà di questa Dirigenza fosse quella di affossare la nostra "eccellenza". Ridurre Findomestic ad un grigio e micragnoso dipartimento del Gruppo. Ora che, a forza di risparmi su tutto e politiche commerciali sbagliate è riuscita anche a produrre molti meno utili, avrà anche la possibilità di andare a dire in Francia che tenere in piedi la “vecchia” Findomestic non è più vantaggioso…
Ma non sono solo i simboli a "cadere". Essi vanno di pari passo a politiche rinunciatarie, ideologiche e miopi. C'era una volta una Findomestic che, prima che partisse il piano "Depressive 2025", funzionava. Il top-management riusciva a definire obiettivi ambiziosi ma raggiungibili e ne ritornava beneficio anche ai lavoratori.
Per carità, si poteva sempre auspicare meglio: l'eccellenza in questa Azienda è sempre stata più una prerogativa dei lavoratori che del top-management. Ma adesso siamo proprio alla frutta!
Non vogliamo né incedere, né dare credito, a quelle speculazioni che affermano sia una volontà del Gruppo quella spegnere Findomestic. Non ne comprendiamo la logica, visto che il Gruppo BNPP (che già altrove non va molto bene) dovrebbe ben gradire i corposi utili che abbiamo dimostrato (con ben altra guida) di saper produrre. A nostro avviso l'incapacità sta tutta qui. Incapacità che è anche presunzione: fin da gennaio, anche il più umile dei nostri addetti commerciali, aveva preconizzato, a causa delle politiche commerciali imposte, un fiasco sugli obiettivi! Che il top-management non abbia sentito o voluto sentire?
Si è aperta la trattativa sul VAP 2024/2025. E’ giusto ricordare che a giugno 2024 sarà erogato un VAP che, dopo molto tempo, si attesterà verosimilmente tra 1,6/1,8 mensilità. Questo risultato di tutto rispetto, ma ben lontano dalle 2 mensilità e dai premi extra budget degli anni precedenti, NON E’ DOVUTO AD UN MINOR IMPEGNO DEI LAVORATORI (che anzi si sono ritrovati un carico di lavoro maggiore date sempre le minori risorse possibili) ma è stato causato da politiche commerciali non adeguate al raggiungimento degli obiettivi. Di conseguenza ci chiediamo, insieme ai lavoratori, perché dobbiamo pagare noi per errori commessi più in alto. Ci aspettiamo che nella trattativa appena avviata ci venga proposta una soluzione per ovviare a tutto questo. Non vorremmo che diventasse la normalità un VAP inferiore alle 2 mensilità…
Anche i direttori sbagliano
Paradossalmente avremmo preferito che il nostro management ci riferisse di una strategia posta in essere ad arte e finalizzata ad una erogazione ridotta del VAP e degli incentivi, come dire “tutto… era tutto calcolato” ed invece… la Dirigenza ha candidamente ammesso che, nonostante i calcoli dei Team Finance, nostri e del Gruppo e pur avendo a disposizione tutti i mezzi necessari:
le previsioni sono state “semplicemente” sbagliate!!
Siamo lieti che abbiano smentito le nostre ipotesi, a loro dire complottiste e offensive, secondo cui tale risultato sarebbe stato voluto, anzi, cercato anche allo scopo erogare meno, sia di VAP, che di incentivi. Confessiamo però la nostra perplessità e preoccupazione nei confronti di un Gruppo che evidenzia, rispetto alla nostra storia, delle difficoltà nel fare previsioni attendibili. Chissà cosa starà pensando qualcuno dei nostri precedenti Direttori, che di risultati se ne intendevano, di quello che sta accadendo in Findomestic...
E’ possibile non centrare un obiettivo, ma un errore di tale entità è quantomeno imbarazzante. Pertanto, cogliamo l’occasione per ricordare ai vari manager “zelanti” che non è più necessario vessare i lavoratori per il mancato raggiungimento degli obiettivi! Azienda docet!
Il risultato di tutto ciò restituirà, verosimilmente, un VAP tra 1,6 e 1,8 forse 1,7. Vedremo. Ciò che è certo che pur non cambiando il nostro impegno e la nostra dedizione alla causa, per effetto di errori commessi da altri, percepiremo una cifra inferiore agli scorsi anni.
In questa settimana si aprirà la trattativa per il VAP 2024 (erogazione 2025) e vedremo quale sarà la proposta che l’Azienda metterà sul tavolo, considerando che le previsioni per il prossimo anno sono stabili con, probabilmente, una leggera ripresa a fine anno. Questo almeno quanto ci ha illustrato il Direttore Generale.
Ancora una volta e con forza, torniamo a ribadire che è fondamentale reintrodurre altri indici di calcolo utili alla determinazione del VAP:
il solo utile lordo è un elemento troppo facilmente
manovrabile perché possa essere un parametro di per sé affidabile,
soprattutto nei momenti più duri della vita aziendale.
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE. VIAGGIO TRA IL CCNL, IL CCA E DINTORNI
Come nell’opera di Arthur Miller pensavamo tutti di diventare ricchi, o almeno di vivere senza problemi economici ed invece siamo vittime di questo meccanismo famelico in cui conta solo produrre utili per un azionista sempre più ingordo.
E’ possibile che il CCNL sia in dirittura di arrivo. E’ possibile che di qui a poco Organizzazioni Sindacali, ABI ed il terzo incomodo Banca Intesa, trovino un punto di incontro. Come sempre sarà frutto della mediazione tra interessi opposti.
E’ quindi possibile che, a valle della chiusura del Contratto Nazionale restino da regolamentare, decidere, concordare, diversi punti che il CCNL potrebbe demandare alla contrattazione di secondo livello ossia al CCA (Contratto Collettivo Aziendale).
A tal proposito è necessario rammentare che l’ultimo CCA è stato stipulato in Findomestic nel 2015 ed è scaduto ormai da 4 anni.
Findomestic si è sempre rifiutata di mettere mano
al rinnovo del Contratto Collettivo Aziendale
● scarica&leggi P.I.C. - Protezione Interessi Colleghi
EMERGENZA O ERRORE DECISIONALE?
La nuova Businnes Continuity si trasforma in un messaggio Whatsapp, dai contenuti più svariati, inviato tra sabato e domenica scorsi (anche dopo le 22.30) dai Manager a tutta la rete: “Ciao ragazzi scusate se vi scrivo di sabato, lunedì ci saranno problemi a Pulse e dobbiamo andare tutti a lavorare in ufficio. Solo per i fragili c’è il codice 085, per tutti gli altri, nel caso in cui non siano presenti, è previsto l’inserimento di ore personali di assenza. Mi dite chi di voi può venire in ufficio?” Oppure: “Ciao a tutti, scusatemi per il messaggio di sabato, la sede ci ha comunicato che lunedì ci saranno problemi con la VPN per un importante intervento di manutenzione. Vi chiedo gentilmente di poter venire in presenza, scusate ancora e buon week-end.” Messaggi dai contenuti differenti che “invitano” a recarsi in ufficio il lunedì successivo invocando manutenzioni che, peraltro, non ci risultano.
E’ da molto tempo che l’Azienda è a conoscenza del fatto che la rete informatica non è in grado di supportare le reali esigenze di lavoro da remoto, soprattutto da quando le agenzie NET hanno adottato anch’esse le VPN.
Nonostante ciò Findomestic è rimasta a guardare.
Tale grave carenza è stata meno evidente finchè ci sono state le ferie estive, ma quando gli uffici sono tornati a regime… ecco sopraggiunta l’ “emergenza”…
Unisin, già l’estate dello scorso anno, aveva chiesto all’ Azienda (con congruo anticipo in quanto consapevoli che sarebbe stato necessario del tempo per potersi organizzare), di dare la possibilità a tutti i colleghi di lavorare in Smart-Working nel periodo natalizio. In tale occasione era emerso il fatto che la rete fosse sottodimensionata rispetto alle necessità operative e che non sarebbe stato possibile lavorare tutti contemporaneamente da remoto.
UN PASSO NELLA GIUSTA DIREZIONE
Abbiamo finalmente concluso con l’Azienda un accordo che era sul tavolo da tempo. Si è trattato anche troppo visto l'argomento: il sostegno alle famiglie! Tema su cui non dovrebbero esserci né inerzie né disaccordi; per questo l'esito va salutato positivamente!
Riteniamo buoni i contenuti integrativi e migliorativi di alcuni articoli del CCA (ex Cia) ed anche le novità introdotte. Buono anche per il metodo: si torna ad ascoltare le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e se ne raccolgono le richieste.
L’Azienda si lascia alle spalle le misure unilaterali che, per altro, non hanno centrato affatto gli obiettivi ed hanno generato solo malcontento.
Per i dettagli delle previsioni dell'accordo rimandiamo al testo integrale in allegato: ci sono quasi tutte le richieste che avevamo fatto nell'ambito del perimetro di intervento condiviso, soprattutto l’introduzione di permessi per assistenza ai genitori.
EXTRA BUDGET
Nella migliore tradizione aziendale è diventato un uso consuetudinario garantire ai lavoratori un extra a fronte dei milioni di utile realizzati nel bilancio dell'anno precedente (in questo caso il 2022), eccedenti i parametri stabiliti dagli accordi del VAP.
Tale extra, che non si configura come una magnanima elargizione ma deve essere una giusta ricompensa per una performance migliore del previsto, è stato negli anni scorsi oggetto di trattativa ed accordo con le parti sociali. Tutte le organizzazioni sindacali vi hanno concorso ottenendo per i colleghi dei permessi retribuiti (ricordate i codici 097) per alcuni giorni aggiuntivi, talvolta collocati in chiusure srategiche per l'Azienda. In più è sempre stata prevista un’elargizione aggiuntiva sotto forma di Welfare da usufruire nel successivo anno.
La tabella dell'accordo VAP per l'anno 2022, che sarà versato nel mese di Giugno 2023, prevedeva un obiettivo di 310 milioni di Euro di utile lordo per sbloccare l'erogazione di 2 mensilità di VAP.
Secondo i dati di bilancio 2022 i lavoratori hanno ampiamente superato questo obiettivo!
ENNESIMO AFFRONTO AI LAVORATORI
Già da diversi incontri stavamo sollecitando l'Azienda a considerare la "chiusura", ovviamente a carico aziendale, per lunedì 14 agosto 2023, così come già deciso in altri importanti istituti bancari.
Un pre-festivo per il quale già sarebbe previsto un orario di lavoro ridotto, se poi si considera che cade a cavallo fra la domenica ed il ferragosto... Non ci vuole un genio... Avrebbe potuto essere un piccolo riconoscimento ai colleghi per i lauti extra-utili che anche quest’anno entreranno nelle tasche degli azionisti. Certo non possiamo ritenere sufficiente mezza giornata di ferie, ma intanto cominciamo a parlarne...! Tuttavia l’Azienda ha sempre respinto questa eventualità accampando scuse di natura “tecnica”, ovvero sostenendo che alcune operazioni possono essere fatte dal cliente soltanto in agenzia e quindi 4 giorni di chiusura consecutiva sarebbero stati troppi [...]
FINDOMESTIC "SE NE FREGA!"
Quando la Direzione di questa Azienda sbaglia,
contraddicendo per altro "codici" di regole di se stessa e del Gruppo, a pagare siamo tutti noi: ciò perchè nessuna azione di responsabilità verrà mai intrapresa dalla Direzione contro se stessa.
Tutto questo è ovvio e allo stesso tempo triste! Il danno verrà aggiunto ai costi andando a deprimere i positivi risultati del lavoro di tutti noi. E' per questo che il nostro sindacato cerca
spesso di intervenire in via preventiva, allarmando la Direzione delle possibili conseguenze di iniziative spregiudicate, frequentemente dovute a semplice ignoranza. Spesso veniamo ascoltati e
l'effetto del dialogo che ne segue realizza un vantaggio per tutti.
Purtroppo il caso di cui dobbiamo informare è un esempio negativo di insistenza della Direzione aziendale nell'errore! […]
ELEMOSINA
Dopo mesi di incontri e silenzi "tattici" è di oggi la decisione aziendale
di procedere unilateralmente ed umiliare i colleghi del Diretto, dell'Accoglienza e del Logistico.
L'Azienda ha infatti deciso di elargire loro una sorta di "elemosina" ancor più "tirchia" di ciò che i colleghi ed i loro sindacati avevano già respinto al mittente
durante le trattative di inizio anno. [...]
FINDOMESTIC PRENDE IN GIRO SE STESSA
Gli sviluppi per un accordo di “compensazione” per i colleghi che Findomestic definisce “non remotizzabili” (per le altre Banche invece lo sono...), si è incagliato a causa delle deludenti proposte aziendali. Come già evidenziato in altri comunicati, i colleghi dell’Accoglienza, del Diretto e del Logistico, vivono da anni in condizioni di ristrettezza di organici tali da non poter fruire serenamente nemmeno dei normali permessi già previsti dai contratti. Alla notizia che l’Azienda avrebbe aggiunto ulteriori 15 ore annue, le strutture operative coinvolte avevano già preavvisato che sarebbero restati tutti sulla carta... non ci sarebbe stata reale possibilità di fruirne. [...]
Diamo conto che l'Azienda ha fatto alcuni progressi durante la trattativa in corso sulle compensazioni per i settori a cui non è stato aperto lo Smart. Sotto la spinta delle organizzazioni sindacali ha via via migliorato l'offerta.
Tuttavia nel fargli presente, come Unisin che sono numeri ancora insufficienti, ci siamo permessi anche di fargli notare la totale mancanza di consapevolezza aziendale riguardo al fatto che questi settori, ed in particolare il Diretto, vivono da tempo in una
condizione di vera e propria discriminazione rispetto al resto dell'Azienda ma, anche, se comparati con i colleghi che svolgono lo stesso mestiere in altre Banche lo svantaggio non cambia. La
negazione dello Smart Working è solo l'ultimo macigno che va ad aggravare la vita di questi colleghi! [...]
DIRITTI, EQUITA'!
CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE
Diamo conto dello stato delle trattative per le compensazioni da riconoscere a quei settori aziendali nei quali non è stato ancora "possibile"
indurre lo Smart-Working, preziosa misura di conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro dei colleghi e delle loro famiglie: tutti i Diretti, il Logistico e l'Accoglienza. L' Azienda ha
incrementato le offerte e dobbiamo quindi riconoscerle lo sforzo sebbene, a nostro avviso, non sia ancora sufficiente.[...]
UN SITO, TUTTA LA NOSTRA TRASPARENZA!
- home page/bacheca con tutte le news;
- home page/spalla con collegamenti accessori;
- sezione Pubblicazioni, dove trovare tutti i nostri volantini anno per anno;
- sezione Documenti, dove trovare tutti gli accordi, compreso lo storico;
- sezione Chi siamo, dove trovare i riferimenti della nostra organizzazione, i servizi e le convenzioni...
Stiamo lavorando a migliorare l'aspetto e l'organizzazione del nostro sito. Ogni vostra osservazione sarà preziosa. Scrivete a unisinfindomestic@gmail.it con oggetto "Sito internet". Grazie!
I CATTIVI DI NATALE
SONO LORO!
TICKET 2023
Abbiamo firmato l'accordo che innalza il Ticket Restaurant ad 8€ dal 1 gennaio 2023. I colleghi lo riceveranno a partire dal cedolino di febbraio in funzione delle giornate di lavoro del mese
precedente come è consuetudine. Detto ciò, anche se per i colleghi costituisce un miglioramento, non siamo affatto soddisfatti: si tratta di circa 200€ in più pro capite annui. Accettiamo quanto
concordato con un’ Azienda irragionevole, non come regalo, né come elemosina, né tantomeno come compenso poiché tutti i nostri colleghi non mancano di dignità: lo accettiamo a mero "titolo di
acconto". [...]
RISPOSTE!
Condividiamo e diamo voce ai numerosi appelli arrivati dai colleghi: per l'Azienda è arrivata l'ora di scegliere! Le nostre Rapprentanze Sindacali hanno già più volte illustrato cosa si attendono
i lavoratori:
- contributo una tantum detassato entro il 31/12/2022 per il sostegno alle famiglie contro il caro bollette, 600€ sarebbe il minimo;
- aumento del Ticket Restaurant al massimo esente di 8€ dall’ 1/1/2023;
- nessun taglio alle coperture sanitarie che sarebbero semmai da aggiornare e migliorare! L'azienda sa benissimo che i lusinghieri risultati di bilancio dell'anno in corso consentono queste
misure, senza che l'azionista ne debba piangere... anzi. [...]
2023: MENO 1,5%
Secondo le stime di Ernest&Young (Agi, 10/12/2022) il mercato del Credito al Consumo in Italia nel 2023 si ridurrà dell'1,5%.
Già negli ultimi mesi del 2022 si è scatenata la lotta fra i tanti concorrenti per la difesa della propria fetta di mercato, della propria migliore clientela. A nostro avviso si rivelerà perdente
la scelta di Findomestic di "giocare di anticipo" sul rialzo dei tassi. Una mossa che sta spingendo la nostra migliore clientela di tutti i rami commerciali fra le braccia della concorrenza, e
non sarà né facile né scontato farla ritornare. [...]
PRENDI I SOLDI E SCAPPA!
(PRENDS L'OSEILLE ET TIRE-TOI!)
In questi giorni avremo un nuovo round di trattativa con l'Azienda relativamente al sostegno al reddito e alle spese dei colleghi e delle loro famiglie. Ricordiamo, a titolo di esempio, il
dato ufficiale ARERA di novembre 2022 per il solo gas: +13,7% rispetto ad ottobre, +63,7% rispetto allo scorso anno. In questo contesto di vera emergenza si inserisce l'aumento dei tassi di
interesse, ulteriore tegola per le famiglie ma, a detta di Banca d'Italia: "una opportunità che aumenta i margini di profitto per le banche" [...]
ACCORDI FATTIBILI
E ACCORDI MANCANTI
INSUFFICIENTE
Ci rifiutiamo di accettare la logica del “tanto peggio, tanto meglio” con ancor più indignazione quando a concepirla e metterla in atto pare sia la Direzione della nostra Azienda.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad ogni tipo di azione depressiva della collettività aziendale, con conseguente suo disorientamento:
- marginale interesse allo sviluppo di nuovi business;
- tagli di budget e risorse in tutte le direzioni;
- appiattimento delle retribuzioni ai minimi sindacali;
- mancato sostegno alle famiglie anche a fronte di vantaggi fiscali;
- riduzione della forza lavoro a tempo determinato e indeterminato;
- mancata sostituzione di chi è andato in pensione e perfino di chi va in maternità;
- politiche commerciali e prodotti non competitivi per il mercato;
- strumenti tecnologici di Gruppo che si stanno rivelando costosissimi e inadeguati.[ ...]
I CARE: Fragilita’, valori, famiglia e smart-working
Nell’ultimo incontro con HR abbiamo manifestato all’Azienda la nostra soddisfazione per la prontezza dimostrata nell’applicazione dei provvedimenti ripristinati con la conversione in Legge 142
del 21 settembre 2022 del Decreto Aiuti Bis.
Da parte di Unisin, del resto, c’era stato un pressing che rendeva improbabile ogni distrazione: l’attenzione alle misure di sostegno e protezione alle situazioni di fragilità è una delle
priorità del nostro sindacato. D’altra parte pensiamo che ciò si sposi perfettamente con i “valori” declamati dal Gruppo BNPP in tanti dei suoi documenti, proclami e iniziative [ ...]
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UNA DIREZIONE SBAGLIATA
Nell’ultimo incontro di trattativa con l’Azienda abbiamo appreso, con enorme stupore, della volontà di tagliare la polizza sanitaria per il 2023 privando i
colleghi delle tutele relative alle lenti/occhiali.
Una cieca decisione di risparmio sul budget che va in una direzione completamente sbagliata.
ERRORI di MIRA
E’ notizia di questi giorni lo scatenarsi, in tutta la rete commerciale, di pressioni al limite del sopportabile per recuperare dei risultati parziali ben al di sotto degli obiettivi.
In alcune sedi, alcuni manager, sembrano aver perso del tutto la testa, nonché uno stile adeguato risultando offensivi e controproducenti. Non dubitiamo che siano stati anch’essi oggetto di immani pressioni, ma segnaliamo che certi comportamenti sono inammissibili e dannosi.
E’ questo il momento di ricordare che i colleghi della Rete commerciale segnalavano già ai primi di febbraio di quest’anno che gli obiettivi fissati erano assurdamente alti e non raggiungibili
ALLARME STIPENDI
In occasione dell’incontro avuto ieri con l’ Azienda, alla presenza del Direttore HR, abbiamo fortemente rappresentato l’urgenza di fronteggiare l’impoverimento del potere di acquisto dei colleghi e delle loro famiglie.
E’ di tutta evidenza che l’effetto combinato dell’aumento dei prezzi (inflazione agosto su base annua 8,4%) che incide ancor di più sui bilanci familiari tramite le bollette delle forniture domestiche e dell’aumento dei tassi di interesse, che aggrava l’onere di rate e mutui, rappresenta un micidiale mix che intacca fortemente le retribuzioni ed i bilanci familiari.
Così come già avviene in tanti rami di attività in Italia e in Europa, i lavoratori non possono che pretendere la difesa delle loro paghe attraverso l’aumento nominale degli stipendi.
Findomestic ha ampi margini per rispondere a questa legittima richiesta! [...]
TRE
ACCORDI
DA BEN VALUTARE
Si sono concluse le trattative su tre bozze di accordi molto corposi, che rappresentano il punto di incontro delle varie parti aziendali.
Proviamo a riassumerli in modo schematico (allegandoli integralmente) in vista delle assemblee già iniziate nelle varie piazze e destinate a continuare per tutta questa settimana.
1) SMART WORKING;
2) POLITICHE COMMERCIALI;
3) REVISIONE DEL CONTROLLO A DISTANZA
Per inciso: gli accordi, dopo le assemblee, entreranno in vigore il 1/9/2022 ma, grazie alla normativa emergenziale ancora attiva l'Azienda anticiperà, per quanto possibile, le previsioni di allargamento dei perimetri di Smart Working privilegiando le maggiori necessita personali e familiari del personale. L'applicazione della L.52 verrà estesa fino al 31/8/2022 [...]
SI APRE UNA NUOVA PAGINA?
Non senza criticità abbiamo concluso oggi il testo di 3 importanti accordi aziendali, che dovranno necessariamente essere sottoposti a passaggio assembleare per approvazione/bocciatura.
Il primo e più immediato effetto (nostra insistente richiesta) sarà la diffusione dello Smart-Working in tutta l'Azienda. Con, in aggiunta, la definizione delle linee guida della revisione dell'Accordo Quadro sul lavoro Agile del 2017, nell'ottica di estendere lo Smart-Working al massimo previsto dal CCNL (10 giorni) da fruire con piena flessibilità di programmazione. Si aprono prospettive in tal senso anche per i settori Accoglienza, Logistico e Diretto. Nel frattempo l'Azienda aprirà la fruizione dello Smart-Working in tutte quelle situazioni rese possibili dalla residua normativa emergenziale [---].
VOLTARE PAGINA!
Sebbene i dirigenti sindacali di Unisin non possano vantare esperienze nei paesi vagamente democratici della Françafrique, ci sentiamo perfettamente in grado di dare al "direttorio" di Findomestic alcuni suggerimenti affinché questa Azienda, fondata nel passato su valori che stentiamo a ritrovare e riconoscere, torni a perseguire delle scelte strategiche che la proiettino ad essere leader nel mercato negli anni a venire.
Insieme ai nostri iscritti e a tutti i lavoratori di Findomestic siamo convinti che
nell'epoca apertasi dopo la pandemia di covid ci sia bisogno di correttezza, attenzione, modernità, innovazione e cura per le persone, per un’azienda a cui teniamo, che abbiamo
costruito e non vogliamo veder declinare, per continuare ad essere competitivi.[...]
FINDOMESTIC: C’E’ ANCHE UN PROBLEMA DI SOLDI
Secondo l’ Istat l’inflazione su base tendenziale annua ad aprile 2022 è del 6,2% (Nic). Quella “reale”, secondo diversi osservatori che si concentrano sui beni di consumo necessari alle famiglie, potrebbe essere circa il doppio. DETTO IN BREVE, UN LAVORATORE DI FINDOMESTIC CHE, ad esempio, NEL 2021 GUADAGNAVA 30000€ NETTI, OGGI HA GIA’ PERSO, COME MINIMO, 1800€.
Ma questo non è l’unico problema.[...]
FINDOMESTIC
CONTRO LE FAMIGLIE:
LA CONCILIAZIONE CASA E LAVOR0 E’ UNA CHIMERA!!!
Siamo giunti all'incredibile: Findomestic vorrebbe negare lo Smart-Working emergenziale appena re-introdotto dal Parlamento italiano (con la legge n.52 del 19 maggio 2022 per tutti i lavoratori
privati con figli minori di 14 anni fino al 3luglio), lo vorrebbe negare a tutti i colleghi della rete, colleghi definiti “non remotizzabili”!!!
E' evidente l'escamotage di cattivo gusto, nell'uso di una postilla che il legislatore ha dovuto ovviamente prevedere per i lavoratori manuali: infermieri, muratori, ecc. attività in cui la
presenza fisica è indispensabile.
Ma gli impiegati di Findomestic cosa c'entrano? [...]
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FINDOMESTIC CAMBIA PELLE A COLPI DI SURVEY
A giudicare da quanto appare su Echonet e da ciò che riceviamo via e-mail sembra sia cambiato il “core business” (come dicono quelli bravi) di Findomestic. Non ci occupiamo più di prestiti o di carte revolving, adesso ci occupiamo di… fare survey, o come si diceva una volta, più semplicemente, INDAGINI DI MERCATO, insomma proporre questionari di ogni tipo e sorta.
La Survey
di moda in questi giorni è NPS [...]
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un’ Altra occasione persa
Abbiamo ricevuto ieri la conferma di quanto l’Azienda abbia nel proprio DNA la sfiducia ed il controllo dei propri dipendenti.
Ha comunicato con una mail che il 1° aprile (e non è uno scherzo…) dovranno rientrare a lavoro in ufficio i coniugi/conviventi dei fragili.
Quest’ultimi, invece, potranno andare in proroga (fino a nuova comunicazione…), facendosi però certificare dal proprio medico, entro 7 giorni, che la loro malattia rientra in quelle previste dal
Decreto del 4 febbraio 2022. Nel caso in cui la patologia non rientrasse in quelle previste, anch’ essi dovranno tornare in ufficio il 1° aprile [...]
NULLA DI FATTO
Nell’ultimo incontro ci siamo confrontati con il nuovo Direttore Studio Recupero, Marco Molinaro.
Nonostante la disponibilità a portare avanti la discussione sullo Smart-Working nei settori ai quali viene negato, duole constatare che la posizione aziendale rimane quella dell’ultima bozza presentata.
Ferie
Anche quest’anno, nonostante le sollecitazioni, l’Azienda ha deciso di inserire incomprensibili ed inutili restrizioni alla fruizione delle ferie. Ulteriore dimostrazione di mancanza di sensibilità ed attenzione verso i propri dipendenti.
EXTRA-BUDGET 2022: BENE MA NON BENISSIMO
Come già Unisin aveva anticipato nello scorso volantino, si è sviluppata, ed è arrivata a conclusione, la trattativa che ha riportato in azienda l’Extra-Budget.
Visto le nostre innumerevoli sollecitazioni degli ultimi due anni e i brillantissimi risultati aziendali, valutiamo positivamente questo avvenimento.
Per altro, l’intervento di Unisin che sollecitava un aumento del budget da impiegare a questo scopo, ha trovato parziale accoglimento. Si poteva fare di più ma non vogliamo fare gli eterni scontenti. E’ un buon segnale di inversione di tendenza verso rapporti più positivi in Azienda[...]
SMART WORKING:
SAREBBE STUPIDO NON ATTIVARLO!
E’ notizia di questi giorni l’inizio di una fase di graduale, ma rapido, ritorno alla normalità.
Il miglioramento della situazione epidemiologica registrato a livello generale sta conducendo le istituzioni alla progressiva rimozione delle limitazioni della vita sociale.
Tutto ciò si ripercuote anche nel nostro ambiente lavorativo, infatti, anche Findomestic ha recentemente comunicato il calendario per la ripresa delle attività in ufficio: dal 28/02 rientreranno i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico, dal 7/03 finiranno gli “split team” facendo rientrare tutti alla normalità[...]
EXTRA-BUDGET 2022
Finalmente l’Azienda dopo numerosi solleciti da parte di Unisin, si è resa disponibile a riaprire la discussione sull’EXTRA-BUDGET.
Nonostante che Findomestic abbia continuato a fare utili più che ragguardevoli, nonostante che nel 2019 abbia chiuso il bilancio con un utile ben oltre le aspettative, ha colto la ghiotta occasione della pandemia per non erogare alcun premio extra ai soli dipendenti, perché di contro, è stato invece suddiviso tra gli azionisti.
Ferie
Con l’occasione abbiamo chiesto all’Azienda di tornare ad una metodologia di fruizione ferie pre-pandemia che, quindi, non preveda vincoli, percentuali e altri tipi di restrizioni.[...]
VAP 2022
E’ stato firmato, in data odierna, l’accordo sul Premio Aziendale per l’anno 2022 (erogazione 2023).
Sono previste le 2 mensilità al raggiungimento di 310 mln di utile, sostanzialmente invariato rispetto al precedente.
In virtù della situazione attuale, che porta estrema incertezza economica e di pianificazione, abbiamo deciso di firmare l’accordo VAP per un solo anno al fine di monitorare gli sviluppi futuri.
E’
necessario ribadire però, che sarebbe opportuno che il VAP tornasse ad essere agganciato ai valori reali della produzione [...]
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Civiltà europea
È di questi giorni l'ennesima notizia, stavolta riferita da "il Post", di un paese europeo che introduce regole civili per la tutela dei lavoratori esposti alle nuove modalità organizzative consentite dalla tecnologia.
Lo Smart Working è ormai una realtà diffusa in tutta Europa grazie anche alla particolare tutela della salute e del lavoro che ha offerto durante la pandemia.
Quasi tutte le aziende civili, anche quelle mediamente "illuminate", ma soprattutto le grandi, sia per dimensione che per visione verso il futuro, lo hanno adottato stabilmente contabilizzandone i vantaggi anche a favore dei lavoratori. Molti paesi civili si sono fatti promotori di legislazioni avanzate estendendone a tutti i lavoratori i benefici e riconoscendo il vantaggio competitivo di sistema di tale forma di lavoro.
Non si annovera fra le fila di questo progresso né l'Italia né Findomestic [...]
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SENSO di RESPONSABILITÀ
Dando voce alle richieste di tanti colleghi ci permettiamo di richiamare tutti ad un doveroso senso di responsabilità.
Sono in gioco la credibilità dell'Azienda, ed il tenore di vita dei colleghi e delle loro famiglie.
Il livello di umiliazione che si sono auto-inflitti alcuni Direttori giustificandosi pubblicamente di fronte a tutti i colleghi per le scelte sbagliate che hanno fatto è una cosa molto preoccupante. E risulta aggravata dal ricorso obbligato ad argomentazioni quantomeno ambigue e inesatte, se non totalmente creative. Una serie di bluff che mai avremmo voluto vedere, per rispetto sia agli Uomini che ai Ruoli che essi rappresentano in Azienda e per rispetto all'Azienda stessa e a chi ci lavora.
La contestuale rimozione dalla prima pagina di Echonet degli accordi per lo Smart Working firmati in Francia, nascondendolo agli occhi dei più; è un piccolo dettaglio che, però, dà il senso dello scarso rispetto verso i propri collaboratori, verso la platea aziendale.
Ma a noi interessa il futuro dell'Azienda, è quella per cui tutti lavoriamo e che abbiamo trasformato con lo sforzo, la dedizione e la responsabilità, in una storia di successo. Fermiamoci qui, tiriamo una linea, ripartiamo da zero.
L'Azienda recuperi una postura corretta, onori gli accordi già firmati e pienamente vigenti:
1) I colleghi del Recupero e dello Studio hanno già diritto allo Smart Working come tutti gli altri colleghi, in virtù di accordi che l'Azienda ha firmato da anni, validi per tutti.
2) Il Controllo a Distanza è già vietato in tutti gli uffici aziendali, anche qui in virtù delle norme di legge e degli accordi sottoscritti da anni.
Le deroghe emergenziali sono in scadenza al 31/12/2021, dopo non si potrà più giocare con l'ambiguità. Finiamo da subito le pratiche borderline, le pressioni e le ripicche, non è con queste bassezze che si resta leader di mercato, né lo saremmo mai diventati.
Le aggressioni al Sindacato, di qualunque tipo, non hanno mai fatto parte della nostra cultura aziendale né ci pare questo il momento storico più opportuno perché lo diventino.
L'Azienda presenti il Piano Industriale 2025! C'è un silenzio ormai assordante e insostenibile intorno ai piani per l'immediato futuro, al destino di tutti noi, soprattutto pensando alle drammatiche intenzioni del Gruppo manifestate in BNL. Su questa urgenza non è certo il Sindacato a frenare l'Azienda! [...]
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Cari iscritti UNISIN, abbiamo appena attivato un canale di comunicazione diretto con l'Associazione di Tutela dei Consumatori ADUC. Lo scopo è quello di offrirvi un servizio di
tutela qualificato rispetto alle tante problematiche che, sempre più spesso, investono la vita privata nei rapporti con i vari fornitori di servizi al consumatore. ADUC ci è sembrata
l’associazione più adatta allo scopo: una associazione che risolve e insegna a risolvere, fornendo tutti gli strumenti necessari alla difesa dei propri diritti.
- Visitate il sito www.aduc.it all’interno del quel già si trovano le risposte a molti problemi.
- Scriveteci alla nostra mail unisinfindomestic@gmail.it specificando come oggetto “per
ADUC” tutti quei nuovi quesiti per cui avete bisogno di aiuto.
- Nei casi in cui fosse necessario rivolgersi ad una delle Sedi di Aduc (l’elenco è disponibile a questo indirizzo http://www.aduc.it/info/consedi.php) fatevi identificare con la tessera di iscritto Unisin Findomestic.
Confidando di aver fatto cosa gradita, nell’ampliare la rosa dei servizi rivolti agli iscritti, vi auguriamo un buon rientro dalle meritate ferie estive.